Maglia calcio 30
Seriamente, un kit da calcio professionale ha mai avuto questo aspetto? Ma anche se il kit home non mi piace tanto quanto la versione giallo-volt dell’anno scorso, il terzo kit di ispirazione retrò è delizioso. In terzo luogo dalle quantità, il costo di stampa diminuisce con l’aumentare dei pezzi. Per gli inglesi ancora una maglia dalle righe tradizionali rosse e bianche (anche se non per la prima volta negli ultimi anni). Cimitero delle Fontanelle, che è diventato negli anni simbolo dela città Sul busto della maglia nera – con inserti azzurri – si alternano i teschi (le «capuzzelle») che sono il simbolo dell’antico culto dei morti del popolo napoletano. La maglia dei partenopei, griffata Emporio Armani, viene descritta da Classic Football Shirt così: «Lo scudetto che adorna la maglia degli azzurri per la prima volta dal 1990-91 avrebbe avuto in ogni caso successo anche in modo diverso, ma ci sono alcuni tocchi extra che rendono questo design straordinario.
Parliamo sempre di tecnologie e tanto altro sulle scarpe da calcio ma poche volte restiamo ad osservare la parte esterna dello scarpino, ovvero i colori e come combinano fra di loro, è vero ogni volta vi diciamo perché hanno scelto quei colori e altre cose, ma non vi ho mai detto quali sono, per me, le scarpe da calcio più belle esteticamente! Apparentemente basato sull’influenza naturale delle foreste finlandesi, questo kit senza sponsor ha un aspetto pulito e una combinazione di colori vivaci. Con il kit dell’Olanda di quest’anno, Nike ha compensato l’iconico arancione con una striscia sottile e strutturata che eleva il design familiare e lo rende trendy e moderno, pur rendendo omaggio alle classiche maglie da calcio olandesi. Vediamo come Nike abbia scelto un viola molto ma molto chiaro, insolito nelle maglie da calcio. Confesso di apprezzare molto quest’ultima, forse per via della stima che provo per Baggio e per il fatto che quella è stata tra le prime maglie indossate in carriera dal Divin Codino.
Questo pomeriggio, però, oltre ad una piccola parte delle maglie vintage dei galletti, vedrò da vicino i pezzi più significativi della immensa collezione di Roberto. Roberto ce li mostra, pieno di orgoglio e gioia. Per questo servizio raggiungo il mio amico Roberto Vaira in quel di Metaponto. Il mio occhio non ha fatto altro che raccogliere la luce che proveniva da queste maglie, ne ha formato un’immagine e ha trasformato questa immagine in un personalissimo giudizio qualificativo. Tuttavia, questo mi ha fatto pensare. Già nel 1931 la fusione venne annullata, sancendo il ritorno della Sampierdarenese e dell’Andrea Doria con i rispettivi colori sociali; nel 1937, tuttavia, la Sampierdarenese fu costretta ad assumere la denominazione di Associazione Calcio Liguria, pur conservando la storica maglia bianca con fascia rossonera, in seguito all’assorbimento della Corniglianese e della Rivarolese. Tuttavia, ci sono ancora tonnellate di maglie fantastiche che si possono acquistare, quindi diamo un’occhiata! In un Mondiale che vede la prevalenza del brand americano nella competizione tra maglie da gioco, non passano assolutamente inosservate le divise realizzate dagli altri marchi sportivi, grazie al loro fine design mixato a colori che si attengono alla tradizione, ma con dettagli ben visibili. Nella parte frontale delle spalle e sui fianchi compare un design tipico delle divise del mondiale 2006 in Germania delle divise firmate Adidas, verde per il lato destro e rosso per il lato sinistro.
Con il cambio di sponsor tecnico da Kappa a Joma, nella stagione 2015-2016 torna dopo quattordici anni una terza divisa gialla, maglietta di calcio arricchita da un palo blucerchiato sul lato destro del petto e dallo scudo di Genova posizionato al centro della maglia. Fino al 1999 nessun logo di un’azienda verrà inserito nelle divise degli Azzurri, ovvero fino a che Kappa non subentrerà a Nike. Le tinte dominanti diventano blu navy e fluo, il logo societario è in versione monocromatica. Il design della maglia è un perfetto equilibrio tra tradizione e stile, con le sue strisce verticali nere e blu che incarnano l’essenza visiva dell’Inter. Il colletto bianco a polo e i bordi delle maniche anch’essi bianchi offrono un contrasto classico che esalta ulteriormente le strisce. A rendere accattivante il design contribuiscono le strisce bianche sulle spalle, ma soprattutto lo sponsor Nintendo. Lo sponsor ‘Misura’, integrato con discrezione, non sovrasta il design ma si amalgama armoniosamente, mantenendo intatto il carattere iconico della maglia. Se la home e la away fanno la loro figura, è il design della third ad aver catturato la nostra attenzione. Non c’è il Brasile, ad esempio, mentre i beniamini di Instagram come il fantastico home kit della Nigeria e la maglia Y3 disegnata da Yohji Yamamoto in Giappone non sono presenti.
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